Che cos’è la Felicità Interna Lorda?
In questo articolo vorrei trattare un argomento molto importante. Sento proprio il bisogno di parlarne e discuterne con te. Hai mai sentito parlare di F.I.L. (Felicità Interna Lorda)?
Una cosa è ormai chiara e oggettiva. L’equazione che vede un P.I.L. (Prodotto Interno Lordo) elevato come sinonimo di felicità non è più valida al giorno d’oggi. Anzi, risultati alla mano, se mai qualcuno ci avesse mai creduto, è chiaro che il PIL è un indicatore capace di misurare tutto, tranne la felicità, ciò che fa veramente la differenza per gli esseri umani. Considerare l’aumento del Pil sinonimo di aumento del benessere è dunque un grave errore di natura concettuale.
Siamo onesti però, questo lo diceva già Bob Kennedy. Ci è voluto poi l’arrivo di un’altra ciclica crisi finanziaria (ancora più grave di quella del ‘29) affinché ce ne rendessimo conto. Ma soprattutto oggi, bisogna fare un passo in più: alle parole devono seguire i fatti!
Il motivo? Se è semplice spiegarlo, ben più difficile risulta inserire un cambiamento nella nostra mentalità. La ricchezza prodotta o non prodotta da un Paese si basa su meccanismi che da tanto tempo non riguardano più l’economia, bensì la finanza. E si tratta di meccanismi deviati, che ultimamente sono esplosi in tutta la loro devastante potenza negativa.
A questo punto è facile intuire come il F.I.L. sia più importante del P.I.L. nella vita di tutti noi e come centrale sia la qualità della nostra esistenza. Personalmente, ho interiorizzato questi concetti profondamente e il risultato è stato sorprendente. Ho ottenuto una maggiore consapevolezza nelle azioni della mia quotidianità e del mio lavoro. Ho deciso di fare un passo in più e di far seguire alle parole i fatti, dedicandomi concretamente al prossimo ogni volta che ne ho l’occasione, e l’occasione dobbiamo crearla noi.
Per me, oggi, il F.I.L è lavorare sull’essere, anziché sull’avere. È rivivere la propria vita, anche e soprattutto la vita professionale, pensando al fatto che nel mio lavoro sono soddisfatto se riesco a far stare bene me stesso e il prossimo. Come? Investendo in progetti che mettano l’uomo e il suo equilibrio al centro.
E proprio in quest’ottica va il mio percorso personale e professionale legato al Centro olistico “Il Borgo Zen”, una scelta di vita. Dove il cuore è rappresentato dal mio ospite, dall’ambiente e dai servizi pensati per la sua soddisfazione e felicità.
Come si calcola l’indice di Felicità Interna Lorda?
La Felicità Interna Lorda (F.I.L) è un indicatore che misura il livello di benessere e felicità della popolazione di un paese, tenendo conto di fattori come il reddito, la salute, l’istruzione, la sicurezza e l’ambiente.
Il calcolo della FIL dipende dai criteri adottati. Una delle metodologie più utilizzate è quella sviluppata dal Bhutan, uno Stato situato ai piedi dell’Himalaya, tra l’India, il Nepal e la Cina. Un Paese piuttosto modesto, dove la vita sembra scorrere lentamente tra una vegetazione particolarmente rigogliosa. È stato proprio questo piccolo stato montuoso dell’Asia che ha creato il concetto di “Felicità Interna Lorda” per misurare lo sviluppo di un paese, non solo in termini di crescita economica, ma anche in termini di benessere umano, sostenibilità ambientale e preservazione della cultura. La filosofia buddhista, che pone la persone al centro dello sviluppo, ci viene quindi in contro ed è fonte di ispirazione.
La formula di calcolo della FIL del Bhutan tiene conto di nove indicatori di felicità:
- Benessere psicologico
- Salute
- Istruzione
- Uso del tempo libero
- Diversità culturale e rispetto dell’identità culturale
- Buon governo
- Comunità vitale e ricchezza dei rapporti sociali
- Ambiente pulito e sano (es. qualità dell’aria)
- Livello di vita sostenibile
Per ciascun indicatore viene assegnato un punteggio, e i punteggi totali vengono sommati per ottenere la FIL del Paese.
Il Buthan è di fatto il Paese più povero dell’Asia, ma al contempo la nazione più felice del continente e l’ottava al mondo. Nessuno muore di fame, non ci sono mendicanti, la criminalità è ridotta al minimo così come il consumo di droghe, e l’accesso all’istruzione e la sanità sono gratis. Questo ad esempio, è testimoniato dal fatto che case e negozi non chiudono le loro porte a chiavi, e addirittura auto e motociclette vengono parcheggiate con le chiavi inserite.
Ci sono altri metodi per calcolare la FIL, e alcuni paesi utilizzano indicatori di felicità diversi. In generale, possiamo dire che il calcolo si basa sull’idea che la felicità e il benessere della popolazione non possono essere misurati solo in base al reddito o alla crescita economica, ma devono essere valutati in modo più ampio e completo. Lo sviluppo del Paese infatti si misura anche sulla felicità delle persone e la loro capacità di vivere in sintonia tra loro, con la natura e l’ambiente.
Infine, è importante sottolineare che questo misuratore non vuole minimizzare l’importanza dello sviluppo economico di uno Stato, ma vuole migliorare in questi Paesi l’istruzione, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo delle comunità locali. Proprio perché l’uomo non ha solo bisogni di tipo materiali, ma anche spirituali ed etici.
Che cosa si intende per felicità?
Per capire la filosofia della F.I.L. in Buthan devi capire prima cos’è la felicità. La felicità infatti non è legata agli oggetti che si comprano e ai consumi. La felicità è un concetto soggettivo e poliedrico, che può essere definito in vari modi a seconda della prospettiva culturale, filosofica o scientifica.
In generale, la felicità può essere descritta come uno stato di benessere psicologico e emotivo, caratterizzato da emozioni positive come la gioia, la soddisfazione, la gratitudine, la serenità e la pace interiore. La felicità può essere associata anche all’esperienza di senso di significato o realizzazione nella vita.
Secondo la psicologia positiva, la felicità è uno stato che si raggiunge quando le persone soddisfano i loro bisogni fondamentali, come quelli di sicurezza, appartenenza, riconoscimento, autonomia, realizzazione e si sentono appagati di ciò che hanno. Alcuni psicologi definiscono la felicità come un equilibrio tra piacere e significato.
In generale, la felicità non è un obiettivo finale o un punto di arrivo, ma un processo dinamico che richiede cura e attenzione costante. Può essere influenzato da diversi fattori, come le esperienze di vita, le relazioni interpersonali, il benessere fisico e mentale, le attività che si svolgono, le credenze e i valori personali. La felicità può essere raggiunta e mantenuta attraverso un lavoro costante su te stesso e sulla tua vita. Pratiche quotidiane come la gratitudine, la meditazione, la condivisione delle esperienze positive e l’aiuto agli altri possono aiutare a trovare la tua soddisfazione personale.
Dove nasce la felicità?
La felicità nasce da una combinazione di fattori interni ed esterni, che possono variare da persona a persona. Alcuni dei fattori che possono contribuire alla felicità sono:
- La presenza di relazioni interpersonali positive e significative, come quelle con amici, familiari, partner romantici o colleghi di lavoro.
- La capacità di trovare significato e scopo nella propria vita, attraverso obiettivi personali, impegni sociali o attività che si svolgono.
- Un senso di appartenenza a una comunità o a un gruppo di persone che condividono gli stessi valori e interessi.
- Un senso di armonia con la famiglia, la comunità, l’ambiente (animali, vegetali e minerali)
- Uno stato di salute fisica e mentale che consente di svolgere le attività quotidiane senza eccessive difficoltà.
- La possibilità di sperimentare emozioni positive come la gioia, la soddisfazione, la gratitudine, l’empatia e l’amore.
- La capacità di gestire lo stress e le difficoltà della vita in modo costruttivo, attraverso strategie come la meditazione, la mindfulness o la riflessione.
È importante notare che la felicità è un processo continuo che richiede cura e attenzione costante. Inoltre, le fonti di felicità possono variare da persona a persona, in base alla propria personalità, esperienze di vita, cultura e valori.
20 Marzo 2023: La giornata mondiale della felicità
La felicità è quindi una delle emozioni più ambite dell’umanità, ma spesso, come abbiamo visto, risulta difficile da raggiungere. Per questo motivo, il 20 marzo di ogni anno viene celebrata la Giornata Mondiale della Felicità, istituita dalle Nazioni Unite nel 2012 per promuovere la felicità come obiettivo universale e incoraggiare gli stati membri a porre la felicità al centro delle loro politiche pubbliche.
Ma come si fa ad essere felici? Essere felici è un obiettivo che molte persone cercano di raggiungere nella loro vita e lo riescono a fare in diversi modi. Ecco alcuni consigli che possono aiutare a coltivare la felicità:
- Cerca la gratitudine: concentra la tua attenzione sulle cose che hai, anziché su quelle che ti mancano. Sii grato per le persone, le opportunità e le esperienze che fanno parte della tua vita.
- Coltiva relazioni importanti: le relazioni con gli altri possono fornire una fonte di sostegno, felicità e senso di appartenenza. Investi tempo ed energia in quelle relazioni che ti danno gioia e nutrono il tuo benessere.
- Sviluppa la tua creatività e coltiva interessi e hobby: avere passioni ed interessi può dare uno scopo alla vita e creare senso di soddisfazione. Scegli attività che ti piacciono e che ti danno un senso di realizzazione personale.
- Mantieni uno stile di vita sano: mangia cibi sani, fai esercizio fisico regolarmente e dormi a sufficienza. Il benessere fisico può influire positivamente sulla salute mentale.
- Prenditi cura di te stesso, della tua salute mentale e fisica: cerca un lavoro soddisfacente che ti realizzi, crea momenti di felicità nelle piccole cose, nella tua routine quotidiana, cerca il piacere con attività che ti piacciono e ti fanno stare bene (viaggiare, leggere, ascoltare musica), riduci lo stress con la meditazione, lo yoga o altre tecniche di rilassamento.
- Focalizzati sulla tua autostima per imparare ad amarti e apprezzarti per quello che sei. Lavora sulla tua crescita personale imparando nuove competenze e cercando nuove sfide per sviluppare il tuo potenziale.
- Sii gentile con te stesso e con gli altri: la gentilezza e la compassione possono creare un ambiente positivo e stimolare la felicità.
- Cerca il significato: Cerca di trovare un senso nella vita, una ragione per cui siamo qui e un obiettivo da perseguire.
In sintesi, vivere bene significa dedicarsi a ciò che ci fa stare bene, coltivare le relazioni significative e cercare un senso di scopo nella vita. Con l’impegno e la pratica costante, puoi trovare un equilibrio e godere di una vita felice e soddisfacente.
La felicità non è un obiettivo statico che una volta raggiunto rimane costante nel tempo. La felicità richiede uno sforzo costante e una serie di strategie personali per mantenere un equilibrio positivo nella vita. Non c’è bisogno di essere impazienti. Se doveste sempre realizzare i vostri obiettivi con facilità, non potreste trarre gioia e appagamento dalla vostra vita. Una profonda felicità risiede negli sforzi tenaci.
La Giornata Mondiale della Felicità è un’occasione per promuovere politiche pubbliche che favoriscano il benessere delle persone, creino ambienti sociali inclusivi e sostenibili e incoraggino la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.
La pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova la salute mentale e il benessere delle persone in tutto il mondo. Tuttavia, essa ha anche dimostrato l’importanza della resilienza, della solidarietà e dell’empatia nel superare le difficoltà. In questo senso, la Giornata Mondiale della Felicità assume un significato ancora più rilevante, come un’opportunità per rafforzare la coesione sociale e la speranza in un futuro migliore.
Infine, rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza della felicità come componente essenziale del benessere umano e per promuovere azioni concrete per migliorare il benessere delle persone in tutto il mondo.
Ti lascio con una bellissima citazione che spero ti faccia riflettere “La spinta per la conquista di beni materiali ha corrotto l’uomo vero, ricco del dono di amare la natura e la vita, che usava contemplare lo scintillio delle stelle e amava il verde degli alberi, amico delle rocce e delle onde, ove, tra silenzi e ritmi, le forze misteriose dello spirito penetrano nell’anima”, Adriano Olivetti.
È proprio la ricerca della felicità e il bisogno di ritrovare sé stessi (l’uomo vero) l’essenza del mio progetto del Borgo Zen. All’interno del centro olistico troverai la possibilità di lavorare su te stesso, praticare la tua disciplina olistica in gruppo e liberarti dallo stress quotidiano. Un luogo fiabesco ed incantato dove meditare nella sala geoprotetta immerso nella natura selvaggia della Val Taleggio, nutrirti di cibo sano e genuino e rilassarti nell’area relax, prenotando un trattamento rigenerante sulla Culla Alpha, sauna o idromassaggio. Scopri tutti i nostri servizi venendoci presto a trovare!