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Cosa vedere in Val Taleggio, Bergamo

Val Taleggio, Bergamo: sentieri e sapori dell’Alta Bergamasca

Immagina di camminare lungo sentieri tortuosi e respirare aria pura e fresca, un profumo di tiglio pervade nell’aria. Intorno a te solo silenzio e uno scenario paesaggistico sorprendente. La natura è la vera protagonista, ancora selvaggia ed incontaminata.

Non è un sogno, sei in Val Taleggio, una piccola valle solitaria, a 1000 metri di altitudine, particolarmente rigogliosa, nel cuore delle Prealpi Orobiche. Una meta ancora poco conosciuta, tutta da scoprire, che offre uno scenario naturale suggestivo e magico.

Rispetto alla più famosa Valtellina, la Val Taleggio può godere dell’atmosfera di un tempo, tra strade poco battute e piccoli borghi antichi che mantengono le loro tradizioni e cultura. Luoghi rimasti intatti, dove il tempo sembra essersi fermato.

La valle sta diventando una meta sempre più preziosa, grazie alla riscoperta di un turismo slow e di prossimità, verso destinazioni più vicine e non affollate. La pace e la tranquillità della Val Taleggio la rendono il luogo ideale anche per organizzare eventi di yoga, team building, corsi di meditazione ed in generale è la destinazione adatta per praticare le discipline olistiche. IL Borgo Zen, nato qui in Val Taleggio, ha saputo infatti sfruttare il prezioso contributo del territorio circostante, per offrire e condividere un luogo speciale per l’insegnamento, la formazione e la ricerca interiore.

Sono proprio la bellezza naturalistica e paesaggistica, la sua storia, la vicinanza a Milano, Lecco, Como, Brescia e all’aeroporto internazionale di Orio al Serio, la prossimità agli stabilimenti sciistici della Val Brembana ma soprattutto la tradizione casearia centenaria invidiabile, che rendono questa valle unica nel suo genere.

La Val Taleggio, oltre ad aver dato il nome all’omonimo formaggio, è conosciuta come “la piccola Svizzera Bergamasca” per il panorama che ricorda molto quello svizzero. Il territorio è infatti ricco di enormi pascoli verdeggianti, alpeggi, zone boschive e corsi d’acqua.

Grazie anche alle ricchissime precipitazioni e alla presenza di roccia calcarea, la vegetazione è molto ricca e rigogliosa. Per questo motivo tutta la zona è caratterizzata da suggestivi sentieri, e potrai camminare o pedalare in bicicletta tra prati immensi dove respirare solo aria pura e salubre.

Grande merito va riconosciuto agli abitanti della valle. Nel tempo sono stati capaci di preservare e tutelare l’ambiente. Pochi sono infatti i segni lasciati dall’uomo, chiesette, ponti e baite dai caratteristici tetti coperti di lastre di pietra detti piode.

Come arrivare in Val Taleggio

La Val Taleggio si trova ai confini della provincia di Bergamo, una valle laterale della Val Brembana, formata dai due comuni di Taleggio (che raggruppa le frazioni di Sottochiesa, Olda, Pizzino e Peghera) e Vedeseta (con le frazioni di Avolasio, Reggetto e Lavina). É sempre stata una valle piuttosto solitaria ed isolata, considerando che fino all’inizio del ‘900 si poteva raggiungere solo attraverso valichi poco battuti.

Ora si può arrivare in Val Taleggio percorrendo 3 diverse vie. Ognuna è caratterizzata da un panorama unico per il forte impatto emotivo con la realtà geografica.

  • Da San Giovanni Bianco situato in Val Brembana, tramite la strada provinciale 25, si raggiunge Sottochiesa.
  • Dalla Val Brembilla, percorrendo la strada provinciale 24 Val Brembilla, si giunge a Peghera.
  • Dalla Valsassina, lungo la strada provinciale 63 Prealpina Orobica, si arriva a Vedeseta attraverso la Culmine di San Pietro (tragitto molto conosciuto dai motociclisti).

Inserita in un contesto naturalistico di grande spessore, la Val Taleggio è il luogo ideale per gli appassionati di sport e di escursioni a piedi o in bicicletta. Presenta infatti, la possibilità di intraprendere numerose passeggiate, adatte ad ogni tipo esigenza: dalla semplice camminata, a percorsi di trekking indirizzati agli utenti più esperti. Molti sono gli itinerari da scoprire alla ricerca di una pace interiore, in connessione con l’ambiente circostante.

Da non dimenticare che è meta indiscussa anche degli amanti dell’enogastronomia, attratti in particolare dai formaggi prodotti qui da secoli: il Taleggio e lo Strachìtunt DOP della Val Taleggio.

Da diversi anni, inoltre l’intera valle vanta la denominazione di Ecomuseo, un’istituzione che nasce dalla comunità per valorizzare e conservare la natura ed il patrimonio culturale della zona. Uno spazio in cui prendersi cura del territorio, tramandare la storia e promuovere le tradizioni locali conservando intatta l’identità. Tutto ciò che andremo a scoprire nel nostro viaggio alla scoperta della Val Taleggio.

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Cosa visitare in Val Taleggio

Per tutti gli amanti della natura, una volta arrivati in Val Taleggio, ti consigliamo alcuni luoghi da visitare per un‘esperienza entusiasmante. La Val Taleggio è una valle accogliente adatta a tutti, anche a famiglie con bambini.

  • Orrido della Val Taleggio

Partiamo subito con una delle attrazioni più suggestive dal punto di vista naturalistico: l’Orrido della Val Taleggio, conosciuto anche come orrido dei Serrati o di San Giovanni Bianco. Nella parte bassa della valle, si trovano una serie di gole incantevoli scavate nella roccia, dall’impeto del fiume Enna.

Un canyon naturale, lungo 3 km che si può percorrere con qualsiasi veicolo, grazie a una strada panoramica, molto stretta e ricchissima di curve. Questo percorso, avvolto da gigantesche rocce, è stato costruito inizio Novecento e viene tenuto sotto controllo a causa del rischio frane.

L’Orrido della Val Taleggio offre paesaggi selvaggi decisamente straordinari. Gallerie naturali, pareti a strapiombo, il rumore dell’acqua e gli scorci su piccole cascate, che si trasformano in sculture di ghiaccio in inverno, regalando una visione d’effetto. Una forza della natura che da un lato spaventa, dall’altro incuriosisce e rapisce il cuore. L’Orrido è inoltre particolarmente affascinante se si percorre in tranquillità a piedi o in bicicletta, per goderti a pieno l’ambiente che ti circonda.

  • Fiume Enna 

Il torrente Enna percorre la valle lungo tutto il suo percorso e disegna lo scenografico paesaggio di cui ti potrai innamorare.

Un’escursione molto facile è il sentiero che porta alle sorgenti del Fiume Enna. Si può imboccare dal centro di Vedeseta o dal ponte sottostante della Lavina, sulla strada provinciale n. 24. Il percorso è caratterizzato da dolci saliscendi e non è particolarmente pericoloso. Lungo il cammino puoi sostare in un’area dedicata al pic-nic con panche e tavoli in legno o rinfrescarti nelle diverse pozze d’acqua che incontrerai nel percorso.

La sorgente dell’Enna è una grotta semi sotterranea, che si apre sul fianco della valle. Il torrente nasce già con una buona portata e subito incontra alcuni salti, che danno origine a bellissime cascate. Due sono infatti le stupefacenti sorprese che scoprirai al termine del sentiero: la grande cascata con i massi ricoperti di muschio e la marmitta dei giganti.

Nel primo caso, entri in un vero e proprio mondo fiabesco dal quale rimarrai incantato: l’acqua scende con forza e si nebulizza nell’aria, tutto intorno enormi massi ricoperti di muschio soffice creano un ambiente unico e selvaggio. L’altro punto che merita attenzione è un’altra grande cascata blu, le cui acque si gettano fragorosamente all’interno di una profonda marmitta fluviale.

  • Parco regionale delle Orobie Bergamasche

Sul versante meridionale delle Orobie, si sviluppa il Parco delle Orobie Bergamasche, 90.000 ettari di natura incontaminata, protetti e tutelati dall’Unione Europea per il loro elevato valore naturalistico e storico.

Non rientra nei tradizionali circuiti turistici, ma proprio per questo lo consigliamo a tutti coloro che amano la natura e le escursioni. Il parco regala 1000 km di sentieri di vario livello in un ambiente che offre silenzio e tranquillità, nonché una flora e fauna locali meravigliose.

Il paesaggio mozzafiato è un mosaico di ambienti diversi ad elevata biodiversità: rilievi montuosi fino 3000 metri di altitudine, estese vallate, boschi, praterie ricchi di specie animali e vegetali uniche e numerosi corsi d’acqua e laghi alpini. Per non parlare delle imponenti cascate, una fra tutte le Cascate del Serio, le più alte d’Italia e le seconde in Europa.

  • Forcella di Bura

La Forcella di Bura, 884 metri di altitudine e 16 km di lunghezza, è un valico alpino che collega la località di Gerosa in Val Brembilla con Paghera in Val Taleggio. Questo passo stradale è l’unico mezzo di collegamento tra i due comuni. Per questo motivo, anche in condizioni meteo importanti, è percorribile senza difficoltà.

Questo sentiero naturalistico è molto piacevole da percorrere e consente di raggiungere anche il Monte Foldone, alla ricerca di angoli di paradiso da perdere il fiato.

  • Grotta delle Clave

Nelle viscere del Monte Sornadello in Val Taleggio si nasconde la Grotta delle Clave, una grotta con un ingresso molto stretto, che però rivela al suo interno una sala spettacolare con un modesto corso d’acqua.

È stata scoperta dal Gruppo Grotte i Tassi. Un gruppo speleologico che dal 1978 esplora e studia il mondo sotterraneo di tutta la valle Brembana, in cerca di grotte e cavità naturali.

La Grotta delle Clave è infatti una cavità sotterranea nella roccia. É caratterizzata da cunicoli molto angusti, immersi nel buio più totale e nel silenzio più assoluto. Entrando potrai sporcarti di fango e bagnarti vestiti e scarponi. È quindi importante che tu abbia gli indumenti adeguati, e soprattutto la giusta guida. Attraversando la cavità si accede ad un ambiente veramente unico da perdere il fiato. Davvero da provare per i più impavidi.

  • Borghi storici montani

I centri abitati confinanti con la Val Taleggio sono da visitare almeno una volta nella vita. Camerata Cornello è riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia, dove il tempo si è letteralmente fermato.

Paese natale di Torquato Tasso, è stato anche il centro in cui nel ‘400 nacque il primo servizio postale. Visitando questo borgo molto pittoresco e sempre circondato dall’immensa natura, potrai fare un salto nell’antico Medioevo.

Sottochiesa è un altro dei borghi più caratteristici da visitare. Qui potrai ammirare la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dotata di un campanile con bifore in stile romanico.

Nella località di Olda si trova invece un altro edificio sacro degno di nota: la chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo.  Questo luogo di culto è nato tra il 1477 e il 1497 e riedificato ben tre secoli più tardi. Oggi al proprio interno, custodisce numerose reliquie.

Il nostro viaggio prosegue visitando anche il Santuario di San Bartolomeo a Vedeseta, punto di incontro e devozione della popolazione dell’intera valle. Siamo in uno snodo importante all’incrocio di percorsi antichi e moderni, sulla strada del sacro e su quella dei formaggi, oltre che della natura.

Al confine tra i territori di Vedeseta e Taleggio, questo luogo sacro risale al 1200, ma è stato completamente restaurato solo nel 1926. Ancora oggi il santuario è meta di pellegrinaggio, per onorare i santi e le molte persone qui sepolte, provenienti da tutta la Val Brembana. Si narra che per certi periodi, in particolare durante le pesti, San Bartolomeo funzionò anche da lazzaretto. Di fronte alla facciata si trova una torretta di roccolo, alla quale si appoggia una tribuna un tempo affrescata.

Il nostro tour virtuale alla scoperta della Val Taleggio, termina qui, ma se ti abbiamo incuriosito, lasciati sorprendere da IL Borgo Zen. Se soggiorni infatti, presso il nostro centro olistico, in occasione di un evento o un corso di formazione, completa le tue giornate alla ricerca di un benessere psico-fisico, con meravigliosi percorsi e passeggiate emozionanti lungo la Val Taleggio, che il centro stesso ti potrà suggerire. Le possibilità sono molteplici, basta solo scoprirle!

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